Verona non è solo rappresentata dal centro storico con i monumenti e le vie dello shopping, ma è anche una terra di agricoltori, che con passione rendono ancor più speciali e unici i prodotti. Il vino e la viticoltura sono al centro dell’economia scaligera e il luogo principe è la Valpolicella. Una valle alle porte di Verona che col tempo si è trasformata in un marchio sinonimo di qualità e garanzia nell’ambito vinicolo. La Doc della Valpolicella, infatti è oggi uno dei vini più famosi e più esportati d’Italia e compie ben 50 anni.
La Doc della Valpolicella è senza dubbio una realtà trainante dell’economia veronese, arrivando a commercializzare 62 milioni di bottiglie tra Valpolicella, Ripasso, Amarone e Recioto nello scorso anno. Sono 2.300 le aziende produttrici che contribuiscono a creare un giro d’affari di oltre 600 milioni di euro. Per capire le dimensioni di questo business, nel 2017 a Verona, sono stati raccolti 908 quintali di uve della Valpolicella, 677 q. di Soave, 235 q. di Bardolino e 159 q. di Bianco di Custoza. Tenendo in considerazione che la vendemmia dello scorso settembre è stata scarsa in termini quantitativi pur mantenendo una buona qualità.
La punta di diamante dei vini della Valpolicella è sicuramente l’Amarone, molto apprezzato per la rigida selezione delle uve, il lungo appassimento e per la vinificazione che conferiscono un aroma unico. L’export dell’Amarone assorbe il 68% della produzione con le spedizioni in crescita del 10% rispetto allo scorso anno. I Paesi che acquistano maggiormente questa tipologia di vino “premium” sono la Germania (25%), gli Stati Uniti (10%), la Svizzera (5%) e il Regno Unito (5%). I mercati asiatici sono in crescita costante, ma ricoprono ancora un ruolo marginale nell’export dell’Amarone. Un incremento importante del 20% invece è stato registrato nel mercato interno, da anni bloccato, che ha saputo riscoprire il valore di queste uve.
Secondo il focus realizzato da Tannico, l’Amarone risulta essere, insieme al Brunello, il vino rosso italiano più venduto online, nella categoria ultra-premium e luxury (oltre 25 euro). Inoltre, tra i vini della Valpolicella, l’Amarone ha un’incidenza sulle vendite del 71%, seguono il Valpolicella Ripasso Doc con 18% e il Valpolicella Doc con il 9%. Nota curiosa riguarda le vendite online che subiscono un picco del 70% nel mese di dicembre, confermando che le bottiglie di vino pregiato, come l’Amarone, possono essere un ottimo regalo per Natale.
Il mercato del vino Valpolicella Doc è in continua crescita, grazie anche ai Paesi asiatici che porteranno un notevole aumento della domanda, ma non si deve dimenticare che si è arrivati all’eccellenza anche grazie al territorio veronese e che l’eccessivo sfruttamento dello stesso potrebbe portare ad un degradamento della qualità e del valore dei vigneti scaligeri. Detto questo, in alto i calici e lunga vita ai vini di Verona!