I numeri parlano chiaro. L’export del vino italiano in Cina costituisce un terzo del totale delle esportazioni in questo settore, che è aumentato del 106% negli ultimi cinque anni, raggiungendo nel 2018 il valore record di 2,4 miliardi di euro. In questo quadro, la Cina è il quarto paese top buyer nella classifica mondiale, che sul podio vede USA, Germania e Regno Unito. Va da sé che l’export del vino italiano in Cina rappresenta un mercato strategico per il futuro, che deve puntare ed investire sulla qualità e sull’innovazione.
In quest’ottica si è svolta in Cina la seconda edizione del roadshow B2B, promosso da Vinitaly e ICE e organizzato da Veronafiere in collaborazione con il partner cinese Pacco Communication Group. Dal 19 al 22 giugno si sono tenuti diversi incontri in quattro città cinesi (Pechino, Zhengzhou, Xi’an e Guangzhou), sostenuti grazie anche all’iniziativa ICE “I Love ITAlian Wines”. Durante questa edizione del roadshow sono stati proiettati dei video di Fondazione Arena di Verona e di Enit - Agenzia Nazionale del Turismo con lo scopo di attuare una vera e propria strategia di marketing territoriale. La seconda edizione del roadshow, infatti, conferma quanto la promozione online e offline sia stata efficace: ad oggi sono stati formati oltre 660 professionisti cinesi per promuovere il vino italiano e con il progetto ICE sono stati raggiunti oltre 300 milioni di contatti online.
Pertanto, il messaggio su cui si vuole puntare è promuovere il vino come simbolo dell’enogastronomia italiana. Questa strategia non si ferma però ad una semplice promozione dei prodotti territoriali che offre il nostro Bel Paese, ma mira anche a sostenere quelle località che ne ospitano i processi produttivi, in modo da incoraggiare ulteriori flussi turistici.
Come afferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere: “In questo contesto, Vinitaly è il brand forte del vino italiano in Cina, un marchio riconosciuto su cui stiamo costruendo Wine To Asia, nuovo salone internazionale del vino, la cui prima edizione è in programma nel 2020 a Shenzhen”. Lo scopo di questo grande progetto è quello di diventare il riferimento per l’Asia orientale (mercato del valore di 6,4 miliardi di euro), in cui Vinitaly si propone come bandiera del made in Italy.
Credit by Vinitaly